L’atmosfera incantata, ferma nel tempo, mi ha subito rapito. Nonostante le piccole dimensioni, il Molise presenta una forte identità culturale e gastronomica.
Dovevano essere giorni di dolce far niente, ma si sono presto trasformati in incontenibile entusiasmo e desiderio di poter scoprire quanto più è possibile. Il Molise è una Terra ancora abbastanza incontaminata, che non si svela tanto facilmente. I vari borghi sono incastonati fra i monti e per visitarli bisogna fare strade a volte impervie che obbligano alla lentezza.
Per andare da un luogo all’altro si percorrono spesso i “tratturi”, ovvero le strade attraversate dai pastori con le loro mandrie per raggiungere la Puglia durante la transumanza.
Andando da un paesino all’altro, tra le colline, si incontrano delle grandi formazioni rocciose. Anziché affidarci ad internet, abbiamo preferito chiedere informazioni agli abitanti. Avere a che fare con i molisani è un vero piacere, sono sempre disponibili a raccontarsi e a raccontare aneddoti e tradizioni, preservate con amore ed onore! Ci hanno suggerito itinerari ed erudito circa le morge e tanto altro.
Le morge sono appunto queste enormi rocce che risalgono al Cenozoico. Nel corso della storia sono state utilizzate dall’uomo come riparo e luogo di culto, infatti vi si ritrovano scale, vasche, grotte, forni. Da qualche anno è stato istituito il Parco delle Morge, che racchiude una decina di comuni molisani. Partendo da Sant’Angelo Limosano dove soggiornavamo, ne abbiamo visitati vari ed in ognuno siamo stati accolti calorosamente.
La cucina molisana, gusto e genuinità
La cucina molisana rispecchia la tradizione agricola e pastorale del territorio, ed è, come ci si aspetta, semplice con sapori e profumi forti e genuini. Nella zona costiera della regione si sta sempre più sviluppando una cultura culinaria marinara, ma – date le mie origini – a questo giro, non ho approfondito.
Le eccellenze locali comprendono primi piatti, vino, olio, funghi, tartufi, erbe spontanee e, soprattutto, salumi e formaggi conosciuti ed apprezzati da sempre a livello nazionale.
Una grande varietà di salumi e formaggi
La spiccata abilità artigianale nella produzione di salumi e formaggi rende la varietà di questi prodotti davvero vasta. Ce ne sono di diverse pezzature, diverse stagionature e per tutti i gusti. Caciocavalli, scamorze, trecce, stracciate, ricotte e tanti formaggi di capra. La cosa importante, sia da un punto di vista organolettico che nutrizionale, è che vengono prodotti da animali che pascolano liberamente.
Pasta fresca fatta in casa e cereali antichi
Un primo piatto tipico che si trova in tutta la regione sono i cavatelli, una pasta di semola e acqua, fatta a mano. Hanno una forma allungata caratteristica, ottenuta “incavando” ogni tocchetto con due dita. Li condiscono per lo più con ragù o pezzetti di carne di maiale, raramente con verdure.
Altro formato tipico sono le taccozze: rombi di acqua e farina. Le abbiamo mangiate sia con la salsa di pomodoro che con i fagioli. Nelle trattorie caserecce non mancano mai le menuzze, una tipica ricetta di recupero fatta di avanzi rotti e spezzettati di varie paste; le usano per brodi e minestre.
Anche le zuppe di cereali e legumi si possono gustare un po’ ovunque. Di grande interesse è il Farro dicocco, un cereale antico tipico del Molise recuperato agli inizi degli anni ’90. Viene utilizzato per la preparazione di pane, insalate e zuppe.
L’ultimo giorno ho optato per dei semplici spaghetti alla chitarra con asparagi. E bene ho fatto perché erano deliziosi! Del resto con gli asparagi selvatici non si sbaglia mai 😉
I prodotti della Terra
I tartufi del Molise sono molto conosciuti in tutta Italia. Se ne trovano di diversi tipi e vengono utilizzati in tantissime ricette. Noi li abbiamo assaggiati su delle ottime bruschette e in zuppa con le lenticchie…gnammy!
In Molise vi è anche una grande varietà di alberi da frutta e varie specie sono oggetto di tutela e valorizzazione. In particolare mi ha molto colpito leggere che esistono 90 tipi di pere! Ognuna col suo nome, c’è la “zitella”, la “spina”, la “visciola” … I peri hanno anche un valore ornamentale, apprezzabile soprattutto in questo periodo con dei bellissimi fiori bianchi visibili un po’ ovunque.
Una scoperta interessante è stata l’insalata di pere sott’aceto: una volta raccolte, le pere crude si conservano nell’aceto in un contenitore di terracotta e poi si servono con olio e sale.
Anche le fave con la mollica di pane sono state una bella rivelazione. La ricetta è semplice e non vedo l’ora di riprodurla:
fanno bollire le fave e poi le versano in una casseruola dove hanno fatto imbiondire un po’ d’aglio con dell’olio. Aggiungono la mollica di pane ed il prezzemolo tritato, saltano per 5 minuti e il gioco è fatto! Se vuoi scoprire di più su come preparare i legumi dai un’occhiata al mio articolo 😉
Pallotte cacio e ova, bontà nate per necessità
Altra prelibatezza della cucina molisana sono le pallotte cacio e ova. Nascono dalla necessità contadina di non gettare nulla, contengono pane raffermo, formaggi avanzati e uova. Vengono servite in bianco oppure cotte in una salsa di pomodoro arricchita con del peperone dolce. Il sapore è molto buono, ma ciò che le rende magiche a mio avviso è la consistenza. Vanno provate!
Qualche consiglio su dove mangiare
Abbiamo mangiato molto bene dappertutto, ma in particolare ricordo Perbacco a Sant’Angelo Limosano, sia per la bontà del cibo che per la cordialità di Renzo, il gestore. È vero, siamo stati particolarmente fortunati col tempo, ma difficilmente dimenticherò la colazione al sole, con un venticello gradevolissimo e, soprattutto, con una vista spettacolare. Sant’Angelo Limosano infatti, dall’alto dei suoi 900 metri, domina la vallata del Biferno ed offre un panorama che va dalle Tremiti alle cime della Maiella…una vera gioia per gli occhi!
Anche l’agriturismo La Morgia dei Briganti a Salcito, è degno di nota sia per la genuinità dei prodotti che per l’ottima accoglienza. Mi dispiace solo di aver deluso la proprietaria per non aver assaggiato tutto il menù…Signora torneremo!
Infine all’Agriturismo San Mauro Vastogirardi siamo stati allietati dalla simpatia e la preparazione del titolare, un tecnologo alimentare che utilizza solo prodotti di prima qualità ed ama quello che fa.
Paesini incantati arroccati su colline immerse nel verde, natura lussureggiante, cibo genuino ed accoglienza calorosa…cosa chiedere di più?!