Come scegliere il pesce per molti è una capacità innata. Probabilmente hanno partecipato all’acquisto sin da bambini o sono cresciuti, come me, con una nonna, un padre ed un fratello super appassionati di pesca, sviluppando così una certa dimestichezza.
Eppure si può imparare a scegliere il pesce a qualsiasi età! Dico questo perché molti pazienti me lo pongono come un limite insormontabile. Nasce da qui l’idea di scrivere questo articolo. L’intento è quello di imparare a scegliere un pesce che sia innanzitutto fresco, ma anche più nutriente ed etico.
Esamina le caratteristiche organolettiche
Un primo consiglio è quello di esaminare le caratteristiche organolettiche. Nonostante le etichette riportino molte informazioni utili, non è ancora obbligatorio scrivere la data di pesca.
Il miglior espediente per assicurarsi che il pesce sia fresco, è dunque affidarsi ai propri sensi. Bastano pochi elementi, soffermati su:
- Aspetto e colore: il pesce fresco è brillante e al tatto è compatto, non molle. Le squame devono aderire al corpo ed essere lucenti. La superficie deve essere ricoperta da un liquido viscoso e trasparente, non secca.
- Odore: il pesce fresco presenta un leggero odore di mare, assolutamente non pungente.
- Occhi: devono essere leggermente sporgenti e brillanti.
- Branchie: devono essere turgide e rossastre.
Leggi l’etichetta
Dopo aver esaminato l’aspetto, leggi l’etichetta. Le informazioni che conviene guardare, rispondono alle seguenti domande:
- Che specie stiamo acquistando?
- Che provenienza ha?
- È stato pescato o allevato? Secondo quale modalità?
- È fresco o decongelato?
Si tratta di indicazioni che ci permettono di orientarci verso un consumo più consapevole. Il pesce, infatti, fornisce degli indiscussi benefici, eppure non ha senso mangiarlo ad ogni costo…
Così come è accaduto per la carne, la crescente richiesta riesce ad essere soddisfatta grazie ad allevamenti e pratiche di pesca tutt’altro che sostenibili. A questo proposito valgono molte delle considerazioni che si fanno per la carne, eppure se ne parla molto meno. Vediamo quali sono gli aspetti da tener presenti.
Segui la stagionalità
Può sembrare strano, solitamente quello della stagionalità è un principio che applichiamo soprattutto per la frutta e la verdura eppure dovrebbe guidare anche la nostra scelta di prodotti ittici. Seguire la stagionalità comporterà diversi benefici sia per l’ambiente che per il nostro organismo.
Cosa s’intende per pesce di stagione?
Ci si riferisce ad un pesce dei nostri mari che nella stagione considerata non si trova in fase riproduttiva. Questo accorgimento evita da una parte il trasporto per migliaia di km e dall’altra di interrompere la proliferazione e che si crei una pressione eccessiva su determinati pesci, mettendo a serio rischio quella specie.
Si tratta quindi di una scelta con ricadute positive per il nostro palato, per il nostro organismo, per l’ambiente e per preservare la biodiversità.
Riduci i rischi legati alla presenza di contaminanti
Altro capitolo che non può essere ignorato, è quello dei possibili rischi dovuti alla presenza di contaminanti. I pesci grandi accumulano maggiori quantità di sostanze tossiche presenti nel mare, tra cui il mercurio e le oramai tristemente famose micro-plastiche. Ecco perché è preferibile scegliere pesci piccoli con un ciclo vitale breve.
Ovviamente per pesci piccoli non intendo pesci in età giovanile, né tanto meno appena nati come ad esempio i bianchetti. Questa pratica infatti è estremamente dannosa perché blocca la riproduzione della specie in questione, dato che solo gli esemplari che giungono a maturità possono riprodursi.
Prendiamo consapevolezza della ciclicità delle nostre azioni. Inquiniamo meno perché la comodità di un bicchiere di plastica oggi, ci ritorna a boomerang che sia attraverso il tonno, la zucchina o l’aria che respiriamo.
Spero che avrai qualche elemento in più per effettuare una scelta più consapevole. Osserva bene ciò che compri, limita il pesce di allevamento, preferisci pesci di stagione e di piccola taglia, varia tra le tantissime specie. Il Mediterraneo è ricco di pesce azzurro, molto apprezzato per l’elevato contenuto di omega 3, ma ne esistono tante specie, molte sono poco conosciute ma sempre buonissime, come l’aguglia, i tonnetti, la lampuga, lo sgombro,… sperimenta!